Lacco Ameno
Da Casamicciola, seguendo la Via Borbonica, arriviamo a Lacco Ameno, una Volta piccolo villaggio di tipiche case Ischitane, oggi invece sede di numerosi grandi alberghi di lusso, con fonti termali e attrezzature per i bagni e fanghi annesse, che ospitano esponenti dell'arte e della cultura,continuando così la tradizione del soggiorno di ospiti illustri del passato quali il favoliere danese Andersen, il compositore Mendelssohn, la scienziata Madame Curie.
Lacco Ameno fu la prima località dell'isola ad essere abitata dai greci: sembra che essi sbarcarono nella Baia di San Montano, che forma una specie di porto naturale, quindi si stabilirono sul sovrastante Monte Vico, dove iniziarono una fiorente attività di ceramisti, di scuola prettamente mediterranea, come dimostrano i numerosissimi reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi, iniziati dal Prof. Paul Buchner.
Importantissimo fu lo scavo di una bellissima tomba greca, in cui furono rinvenuti vasi di preggevole fattura. Attualmente parte di questi reperti è visibile nella cripta del santuario di Santa Restituta, patrona della cittadina.
Questo Santuario è senz'altro la più antica chiesa di Ischia, la cui costruzione risale al secolo XI e deriverebbe da tre chiese diverse: due nella parte superiore, la terza sotto è cioè la cripta.
La Baia di San Montano è divenuta oggi sede di un lussuoso stabilimento balneare, con piscina con aqua di mare, mentre tutt'intorno e sul monte Vico sono state costruite numerosissime ville.
La particolarità naturale che più salta all'occhio a LAcco Ameno è il Fungo: una curiosa roccia tufacea cui l'erosione marina ha dati la forma caratteristica da cui ne deriva il nome.
La sua forma bizzarra fornì lo spunto per una toccante leggenda che narra di due giovanissimi innamorati i quali avversati da parenti e genitori tentarono la fuga per mare, ma perirono.
Nel punto in cui annegarono si innalzò allora il Fungo, baluardo del loro amore. Ma il Fungo è nato probabilmente da un'eruzione lavica del vicino Monte Rotaro.
Sembra che Lacco Ameno sia un luogo particolarmente denso di leggende.E' infatti questo il punto verso il quale Santa Restituta, oggi la patrona dell'isola, era stata trascinata verso riva, dopo che la martire era stata abbandonata in mare su una barca. Ma il vento la sospise e il 17 Maggiotoccò la baia di San Montano, se viva o priva di vita questo non è stato ancora chiarito. In ogni caso maggio fioriscono a suo ricordo nella baie di LAcco Ameno i gigli, 710 anni dopo quel fatidico giorno.
Ma ciò che è stato trovato nella cripta della basilicata di Santa Restituta si basa su fatti più concreti: qui infatti si trova il più interessante museo dell'isola che ospita i reperti di questa parte della costa. Inoltre il museo si trova nel luogo in cui intorno all'anno 1000 sorgeva la prima chiesa cristiana dell'isola, costruita a sua volta su antichi resti, i cui tesori sono esposti sempre nel museo.
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